Campo largo, campo larghissimo ma nelle regionali il campo si stringe perché mancano i voti del Movimento 5 Stelle.
Anche nelle Marche il Movimento è terzo nella coalizione con appena il 5,08%.
Che il Movimento nelle elezioni amministrative abbia avuto sempre un consenso ridotto rispetto all’exploit delle Politiche si sapeva, ma ora i dubbi sulle alleanze locali con le sconfitte in Abruzzo, Basilicata, Liguria, Lombardia, Molise e in ultimo Marche aumentano (in Lazio e Piemonte M5S è andato solo).
Che senso ha subire diktat se poi nelle urne il Movimento non è influente? Anzi riduce i voti.
Considerato che solo in Umbria i voti dei Cinquestelle sono stati determinanti per la vittoria del centrosinistra (giacché in Emilia Romagna sono stati ininfluenti) e in Sardegna è noto che le elezioni le ha perse il centrodestra….
Il discorso vale soprattutto in Campania dove M5S ha ottenuto il candidato alla presidenza.
Il Movimento nel 2020 toccò da solo il 9,92% ma partendo dal 49,33% delle Politiche 2018.
Ora parte del 34,47% delle Politiche 2022 e rebus sic stantibus sarà difficile possa superare il 7%.
Voti che possono fare la differenza?