Il 9 marzo 2020 tutta l’Italia si fermò a causa del Covid.
Oggi il lockdown ci sembra lontano, le immagini delle bare sui camion militari a Bergamo sembrano più associate a un film horror che a un drammatico momento reale, gli allarmi per le terapie intensive al collasso sono confusi nella nebbia dei ricordi e le file per i vaccini sono state dimenticate.
Eppure il Covid ha cambiato la nostra vita più profondamente di quanto pensiamo.
In NON CE N’È COVIDDI (Guida Editore) sono raccolti, a mo’ di diario, alcuni testi disposti su due livelli: la cronaca, con alcuni degli articoli scritti dall’autore per «Il Mattino», e l’analisi sul blog.
Conclude il volume un’appendice statistica.
Complementare al libro è una raccolta di foto da me realizzate in Italia e in alcuni paesi europei nei primi due anni della pandemia.